Cos’è un vaccino? A che punto siamo con la sperimentazione del VACCINO anti-COVID-19? Rispondono i ragazzi di 2°B


La Prof.ssa Laura Erspamer, propone ai ragazzi della sua classe 2°B una ricerca sul vaccino anti-COVID-19 e spiega i motivi da cui è nata questa proposta.
Questa ricerca nasce principalmente da due motivi:
Il primo motivo è la curiosità dei ragazzi, non solo di seconda ma anche delle altre classi rispetto alla tempistica del vaccino. Molti mi chiedono perchè non c'e ancora un vaccino contro questo virus.
Il secondo è legato alla didattica, in 2°B abbiamo appena finito l'argomento sul sistema immunitario cioè come il nostro organismo sconfigge gli agenti "patogeni" (virus, batteri ecc.) e come si sviluppa la risposta immunitaria acquisita grazie ai vaccini.

Quindi ho chiesto loro di fare una recensione rispondendo a 4 domande:
Cos’è un vaccino?
Quali sono le fasi per la sperimentazione di un vaccino?
A che punto siamo con la sperimentazione del VACCINO anti-COVID-19?
In quali paesi si sta sperimentando un vaccino anti-COVID-19?


Ho fornito loro una lista di siti scientificamente affidabili da consultare per questa recensione.
Tutti si sono attenuti alle richieste e hanno fatto delle ricerche molto belle.
Ne pubblichiamo una in particolare di Maria Vittoria Pivetti.

Recensione sulla sperimentazione del 
VACCINO ANTI CORONAVIRUS

Che cos’è un vaccino?
Un vaccino è una preparazione biologica costituita da microrganismi uccisi o attenuati rivolta a indurre la produzione di anticorpi da parte dell’organismo attribuendo una resistenza specifica nei confronti di una determinata malattia infettiva. Il principio base dell’azione della vaccinazione sfrutta i meccanismi fisiologici che sono alla base del sistema immunitario. Esistono diversi tipi di vaccini con un unico scopo: mimare l’azione del microrganismo in modo da insegnare al sistema immunitario a riconoscerlo ed essere pronto in caso di infezioni.

Quali sono le fasi per la sperimentazione di un vaccino?
Lo sviluppo di un vaccino è un processo lungo ed elaborato che parte dalla conoscenza del microrganismo responsabile della malattia. Inizialmente si effettuano studi in laboratorio che consentono di stabilire quale sia la composizione qualitativa e quantitativa ideale di un vaccino.
Una volta definito questo aspetto, il potenziale vaccino viene sottoposto alla sperimentazione pre-clinica che include studi in vitro e su modelli animali. Questa fase permette di selezionare la formulazione che nei modelli sperimentali è risultata più promettente per essere avviata alla fase clinica preliminare sull’uomo.

La sperimentazione clinica si suddivide in 4 fasi:
La fase 1 prevede la prima assunzione del prodotto farmaceutico sperimentale da parte dell’uomo. Normalmente si esegue su un numero non elevato di volontari sia sani che affetti dalla patologia per un certo periodo di tempo. L’obiettivo principale della fase 1 è la valutazione della tollerabilità e sicurezza del prodotto sull’uomo.
La fase 2 comincia solo se la fase 1 ha avuto un esito positivo. Il numero di partecipanti rimane relativamente basso benché più alto della fase 1. Lo scopo della fase 2 serve per capire se il trattamento proposto sia immunologicamente efficace e in caso positivo quali siano le dosi e le somministrazioni più adeguate. La fase 2 generalmente dura 2 anni.
La fase 3 si avvia se la fase 1 e 2 hanno avuto esito positivo; il prodotto viene somministrato a migliaia di pazienti. Le maggiori dimensioni del campione consentono di completare le informazioni raccolte nella fase 2, identificare reazioni avverse al farmaco più rare di quelle già note. Nella fase 3 si vuole dimostrare il vantaggio preventivo o terapeutico del trattamento. La durata media della fase 3 si aggira intorno ai 2/4 anni, e in caso di esito positivo si può procedere alla fase 4 con la registrazione e distribuzione su vasta scala del prodotto farmaceutico testato.

A che punto siamo con la sperimentazione del vaccino anti COVID-19?
In Cina gli scienziati stanno sperimentando un vaccino attualmente su 108 volontari, tutti residenti a Wuhan, di età compresa fra 18 e 60 anni con un monitoraggio dell’assunzione per 6 mesi per verificare eventuali reazioni negative. La Cina con la generale cinese Chen Wei membro dell’accademia di ingegneria della Cina e nota studiosa della SARS nel 2000 conta di avere a disposizione il vaccino non prima dei 12/18 mesi sviluppando le 3 fasi della sperimentazione con il coinvolgimento di centinaia di migliaia di partecipanti.
Gli scienziati americani (società biotecnologica Moderna INC e National Institute of Health) stanno sperimentando in contemporanea con la Cina un altro vaccino contro COVID-19. Una studiosa a Seattle Jennifer Hallen si è iniettata per prima il vaccino anti COVID-19.

In quali paesi si sta sviluppando un vaccino anti-COVID-19?
In molti paesi del mondo si stanno sperimentando vaccini e utilizzi dei farmaci diversi. L’agenzia europea per i medicinali EMA sta sperimentando l’utilizzo di 20 nuovi farmaci e 35 vaccini per la cura del COVID-19.
Attualmente l’EMA con la FDA americana e ICMRA per la regolamentazione dei farmaci hanno impiegato 300 persone che lavorano 24 ore al giorno. In Italia l’azienda biotecnologica Takis, che si trova a Castel Romano, vicino Roma, ha ottenuto il via libera per testare il suo vaccino contro Covid-19 sui modelli pre-clinici. È la prima autorizzazione di questo genere in Europa. Tale vaccino è ottenuto a partire da un frammento del materiale genetico del virus.
In Germania l’università di Tubinga ha allo studio un vaccino la cui sperimentazione è prevista per inizio giugno 2020. In Israele si sta studiando un vaccino la cui sperimentazione dovrebbe cominciare a breve che ha come base lo studio di un virus infettivo del pollame. In Russia e Stati Uniti ci sono vaccini già in fase di sperimentazione sugli umani.

Al momento anche grazie a studiosi italiani (policlinico di Napoli) si stanno utilizzando cure antivirali per il COVID-19 mediante l’impiego di farmaci normalmente usati per l'artrite reumatoide, per la cura del virus ebola, l’aids e la malaria ottenendo buoni risultati.

Per lo sviluppo e lo studio del vaccino occorre uno sforzo comune e non frammentario secondo l’approccio della BIG SCIENCE che prevede condivisione di fondi di finanziamento, risorse e informazioni. 
I test dovranno essere condotti in parallelo e non in sequenza con sperimentazione nelle diverse popolazioni di paesi ricchi e in via di sviluppo e condotte nelle diverse fasce d’età degli individui. 
Per evitare che si arrivi ad una guerra di sperimentazione a chi arriva primo occorre la collaborazione dell'OMS (organizzazione mondiale della sanità), della banca mondiale, dei paesi del G7 e membri del G20.
(A cura di Maria Vittoria Pivetti 2B Scuola Secondaria di 1° San Giuseppe)

Litografia

http://www.regione.emilia-romagna.it/
https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/
https://scienze.fanpage.it/vaccino-anti-coronavirus-avviati-test-sulluomo-anche-in-cina-iniezioni-a-108-volontari/
http://www.ansa.it/canale_scienza_tecnica/notizie/biotech/2020/03/26/science-per-il-vaccino-anti-coronavirus-serve-un-progetto-globale_0343019d-36e4-45f5-afd9-03cbbbd76cc6.html
https://www.startmag.it/innovazione/farmaci-covid-19-vaccini/
https://www.marionegri.it/magazine/infezione-coronavirus-e-farmaci
https://www.docbox24.com/topics/covid-19/coronavirus.html
https://www.ecdc.europa.eu/en/coronavirus
https://gisanddata.maps.arcgis.com/apps/opsdashboard/index.html#/bda7594740fd40299423467b48e9ecf6
https://www.who.int/emergencies/diseases/novel-coronavirus-2019