Vorrei iniziare il mio diario con una metafora : la mia quarantena è come un bicchiere d'acqua. Pieno o vuoto? Beh, questo è proprio ad ognuno di noi che spetta deciderlo. Ebbene sì, la mia quarantena oscilla tra il bicchiere straripante e quello vuoto ed arido. In altre parole si tratta della mia ricerca dell'equilibrio tra il positivismo e l'ansia, “l'andrà tutto bene” e le incertezze. Sono una studentessa universitaria, ma sono anche una maestra. È proprio questa duplice accezione che mi porta ad osservare il bicchiere da angolazioni diverse. Se indosso gli occhiali rotondi blu, sono la studentessa che positivamente crede nella didattica a distanza in questo momento d'emergenza. I professori, chi prima chi dopo, si sono uniti alla ricerca di un metodo utile optando per le lezioni registrate e poi quelle in streaming. Metodo, a mio avviso, assolutamente idoneo per ragazzi ormai sopra i 20 anni ed efficiente per far sì che il programma universitario proceda...