Lettera di Francesca Totaro al prof. di musica Paganelli dopo l'incontro con Giurato



Caro Professore.
È un po’ che volevo scriverle per ringraziarla della meravigliosa lezione su Beethoven che ci ha regalato sabato scorso.
Ho seguito insieme a Edoardo, per la prima volta, e mi sono veramente emozionata ed entusiasmata, tanto da sentire il bisogno io stessa di prendere appunti - come fossi tornata ai tempi della scuola - per non perdermi una parola e potermi rileggere e riassaporare tutto con calma!

Ascoltare la lezione del Prof. Giurato, infatti, mi ha fatto provare nuovamente quella “sete” di sapere che sentivo, a volte (raramente a dire il vero), ai tempi dell’università, quando un docente riusciva a trasmettere la sua passione e allora le sue parole non erano semplicemente una “consegna” di nozioni ma divenivano un dono prezioso: la condivisione della Conoscenza.

La scomparsa di Ezio Bosso di ieri mi ha fatto ripensare alla lezione del Professor Giurato su Beethoven; lungi da me ovviamente il voler paragonare il maestro Bosso al grande compositore, ho pensato però che, come Beethoven, Bosso non si è mai arreso alla vita, nel nome della sua immensa passione per la Musica e credo  si possa leggere anche nella storia del maestro appena scomparso, e fino alla fine, una forte tensione alla bellezza.

È incredibile come la passione per l’arte ed in generale l’amore profondo per quello che facciamo con il cuore, possano guidarci oltre le nostre debolezze, oltre i nostri ostacoli.
Quello che facciamo allora diventa vocazione e coincide con quello che siamo.
Questo pensiero ho colto nella vostra lezione di sabato e credo sia la lezione più importante che un insegnante possa trasmettere ai propri ragazzi: cercate la vostra bellezza, la vostra arte, la vostra musica, la vostra poesia, quello che vi fa lanciare il cuore oltre l’ostacolo.

Cogliete quella passione, qualunque abito rivesta, vivete e combattete  in suo nome.
Grazie ancora, buona giornata.
Francesca Totaro