Hydrogen new city - Progetto VINCITORE al concorso internazionale FCHgo
Erano i primi di agosto del 2020 quando abbiamo inviato il progetto “Le ambasciatrici dell’idrogeno” per partecipare ad un bando del Ministero delle pari opportunità, che metteva in palio 15.000 euro allo scopo di realizzare un progetto capace di appassionare, soprattutto le bambine, alle materie scientifiche.
Quando è uscito il primo elenco dei progetti che si erano aggiudicati il bando, la scuola Carovana non c’era e nemmeno nel secondo elenco, uscito qualche mese dopo. I progetti che presentavano le caratteristiche richieste venivano scelti in base all’ordine d’arrivo e il nostro era arrivato tardi. I fondi erano finiti.
Per fortuna il gran numero di progetti arrivati sul tavolo del Ministro per essere valutati ha portato a un nuovo stanziamento di fondi.
A gennaio 2021, avevamo ormai smesso di controllare gli elenchi convinti di essere fuori, quando abbiamo saputo, quasi per caso, che anche il nostro progetto era stato selezionato: entro giugno 2021 avremmo dovuto impiegare i soldi stanziati per realizzare il progetto “Le ambasciatrici dell’idrogeno”.
Alle radici del progetto vi sono competenze e sensibilità diverse, che hanno saputo compensarsi e bilanciarsi per dare vita ad un laboratorio che ad oggi ci sta dando molti riscontri positivi: amore per le scienze, consapevolezza che per migliorare il mondo bisogna educare le nuove generazioni, fiducia nelle capacità creative dei bambini e in un approccio didattico basato sulla narrazione, sul gioco e sulle immagini, competenze amministrative e organizzative.
È stata offerta la possibilità di partecipare a due bambini per ogni classe terza, quarta e quinta della primaria dei due istituti La Carovana e Tommaso Pellegrini, che in orario extrascolastico hanno con costanza frequentato gli incontri sia in presenza sia a distanza.
Dopo il primo incontro, il lockdown di marzo 2021 ha messo a dura prova il laboratorio: non è stato facile fare a distanza un lavoro che necessitava di interazioni continue, di scambi di materiale e di lavoro di gruppo. Ma l’entusiasmo degli organizzatori, le loro competenze e il feedeback positivo dei bambini hanno portato al successo del laboratorio nonostante tutto.
Con un innovativo approccio narrativo e metaforico, i bambini si sono avvicinati al concetto di energia e hanno imparato come le varie forze della natura (acqua, aria, moto, sostanze chimiche, elettricità ecc... ) siano dei trasportatori di energia.
L’idea originale di questo approccio didattico consiste nel fatto che la “narrazione” degli eventi favorisce una migliore interpretazione delle forze della natura e che le spiegazioni ingenue dei bambini sono un inizio di concettualizzazione scientifica, un primo approccio ai come e ai perché del mondo che ci circonda. J. Bruner sosteneva che gli esseri umani danno un senso al mondo reale raccontando storie e criticava il fatto che nelle lezioni di scienze fosse ammessa solo la modalità “spiegazione”.
Le scienze si aprono così alla razionalità immaginativa dei bambini che affiancata ad un pensiero paradigmatico li aiuta a comprendere concetti che solitamente sarebbero stati proposti a fasce di studenti più grandi. I bambini non solo hanno appreso importanti concetti fisici, ma sono stati capaci di rielaborali personalmente, arrivando autonomamente a deduzioni fondamentali.
Un’altra grande novità di questo laboratorio è stato l’utilizzo dei Lego Seriuos Play che hanno favorito la rielaborazione delle conoscenze acquisite e le capacità argomentative dei bambini. Dopo avere compreso il processo che fa funzionare una macchinina giocattolo a idrogeno, è stato chiesto ai bambini di immaginare possibili utilizzi dell’idrogeno in un mondo futuro e di realizzare ciò che avevano pensato con i lego. Dapprima ogni bambino ha fatto una creazione individuale, poi, attraverso una collaborazione che nemmeno il lockdown ha fermato, hanno accettato di unire le loro idee fino alla costruzione di Hydrogen new city, la grande città fatta di lego, funzionante solo grazie all’energia pulita dell’idrogeno.
Il progetto dei ragazzi della primaria La Carovana è risultato il migliore a livello italiano della categoria, su un totale di 229 squadre europee e di 20 squadre italiane, dopo approfondita analisi ad opera di diversi Professori Universitari di Unimore - Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia e della Free University of Bozen-Bolzano